L'ISO (International Organization for Standardization) definisce informazione "la conoscenza relativa a fatti, concetti, oggetti, eventi e procedimenti che, in un certo contesto, ha un particolare significato".
L'uomo elabora continuamente informazioni. Nella vita di tutti i giorni, infatti, utilizziamo le informazioni e ne produciamo di nuove attraverso un processo mentale che è spesso istintivo e fondamentale in quanto permette all'uomo di orientarsi e gestire la complessità a lui circostante.
Anche il computer elabora le informazioni...
...eppure solo alcuni passi del processo di elaborazione delle iformazioni eseguito dall'uomo possono essere riprodotti in maniera automatica dagli elaboratori. Infatti, solo partendo da dati iniziali, secondo metodi e regole definiti dall'uomo, il pc elabora i dati fino a produrre il risultato atteso.
Sebbene si possa senza alcun dubbio affermare che il pc amplifichi a dismisura le potenzialità del cervello umano, arrivando ad elaborare con estrema precisione una quantità tale di dati che il cervello umano non riuscirebbe neanche lontanamente a contenere, siamo sempre e comunque anni luce distanti dalla realizzazione di macchine intelligenti capaci di pensare autonomamente per la risoluzione dei problemi.
Ecco perchè bisognerebbe pensare agli esseri umani e ai personal computer come a sistemi fondamentalmente complementari in quanto la mente umana eccelle in contesti qualitativi mentre le macchine in contesti quantitativi.
In quest'ottica di complementarietà si riduce a dismisura l'idea di uno strapotere delle macchine sull'uomo, della tecnologia che travolge e sconvolge il suo stesso creatore, allontanado terrifici scenari alla "Matrix", mentre si fa avanti l'immagine di una tecnologia benefica che diventa il complemento necessario, il potenziamento, delle facoltà dell'intelletto umano che si apre alla complessità che lo circonda non cercando di ridurla bensì di gestirla.
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